Autore: Ufficio Stampa

ANIR Confindustria aderisce al protocollo di legalità sottoscritto tra il ministero dell’interno e Confindustria.

ANIR Confindustria ha aderito al Protocollo di legalità sottoscritto il 1° giugno 2022 tra il Ministero dell’Interno e Confindustria. Un atto importante che impegna la associazione e le aziende associate a sostenere e promuovere i principi e gli impegni previsti nel Protocollo, affinchè la legalità sia tra gli obiettivi dello sviluppo sostenibile «per la competitività̀ e l’attrattività̀ di capitali, le intelligenze, le competenze all’interno di un sistema socio-economico sano

Il senso di fondo dell’intesa è moltiplicare i controlli preventivi antimafia, nel tessuto imprenditoriale. Con un’assunzione di impegno diretto e concreto della parte privata. Le associazioni settoriali d’impresa, l’adesione al protocollo è volontaria, si faranno carico di acquisire, per conto delle loro associate, la documentazione antimafia relativa alle imprese e i fornitori. Il protocollo di inoltre prevede la possibilità di una diretta consultazione della Bdna (banca dati nazionale unica della documentazione antimafia) da parte della associazione che così potrà acquisire la documentazione antimafia riferita alle imprese e ai loro fornitori. L’adesione è un’azione molto concreta sulla prevenzione, di grande responsabilità̀, di dialogo pubblico-privato fondamentale per il futuro e la crescita del Paese.

Paolo Valente

Valente (Anir): «Crisi e inflazione impongono rinegoziazione dei contratti per mantenere standard elevati»

Articolo pubblicato sul sito cuoreeconomico.com a firma di Emanuele Lombardini

Il mondo della ristorazione collettiva alla prova dell’estate e dell’attuale situazione politico-economica.

CUOREECONOMICO fa il punto con Paolo Valente, segretario generale di Anir (Associazione Nazionale Imprese Ristorazione), aderente a Confindustria.

Come arriva il settore della ristorazione collettiva al giro di boa del 2022?

«La pandemia prima, lo smart working, l’inflazione e il rincaro dei prezzi oggi, purtroppo sono criticità che le aziende della ristorazione collettiva, da sole non possono affrontare.

Anir Confindustria, sta attuando una serie di forti e importanti iniziative sulla governance e su alcuni dei principali attori del nostro settore come le committenze».

«Rileviamo sempre la carenza di una esatta conoscenza del nostro settore industriale sempre più spesso confuso con la ristorazione tradizionali che fa capo ai pubblici esercizi, motivo per cui vogliamo rafforzare la rappresentanza della ristorazione collettiva e industriale nei confronti delle istituzioni».

In che modo le sanzioni economiche alla Russia e l’inflazione stanno incidendo? State riscontrando problemi di approvvigionamento?

«La crescita della inflazione che ha raggiunto il 7% è  un dato allarmante che impone la rinegoziazione dei contratti in essere e l’obbligo della revisione dei prezzi delle stazioni appaltanti, obbligo che sembra valere nella stesura della legge delega per il codice dei contratti, per i lavori pubblici ma non per i servizi che noi eroghiamo».

«Noi siamo fornitori di servizi, possiamo razionalizzare ulteriormente la nostra organizzazione, molti di noi stanno rivedendo i sistemi tradizionali, apportando importanti innovazioni alle linee di preparazione cottura e servizio, ma per essere sostenibili, sicure e ad alto valore abbiamo bisogno di grandi numeri per lavorare e garantire determinati standard».

«Purtroppo non siamo bar e ristoranti che malgrado tutto possono chiudere la loro saracinesca, le nostre aziende non possono fermarsi nell’erogazione del servizio poiché è spesso un servizio di pubblica utilità (pensiamo alle mense negli ospedali, nelle scuole, forze dell’ordine e forze armate…)».

Voi avete promosso un fondo per aiutare le imprese: quali sono le prospettive per la stagione estiva?

«Nonostante la giovane età, la nostra associazione si è resa protagonista un di un grande risultato: l’ottenimento di un fondo destinato alla sola ristorazione collettiva di circa 100 milioni, già disponibile alle aziende.

Fondi destinati a risollevare seppur parzialmente le imprese dall’emergenza Covid cui si aggiunge l’altra grande crisi internazionale del 2022 determinata dal conflitto in Ucraina».

«Anir si sta battendo molto affinché le istituzioni comprendano la necessità di riqualificare e ricollocare il personale attualmente in forza presso le nostre aziende, destinate a vedere ristretto il proprio mercato per via dello smart working.

Chiediamo da tempo, e pensiamo potrà essere accolta, questa nostra richiesta di ridurre il costo del lavoro che insieme alla riduzione del cuneo fiscale sono misure in grado di dare spinta all’occupazione».

Quali sono le sfide che il settore ha ora davanti?

«Siamo al centro di un cambiamento epocale, il cibo e la sua fruizione sono sempre più centrali  ma dobbiamo farli coesistere con nuovi stili di vita di persone (studenti, lavoratori e non solo) e nuove modalità di organizzazione del comparto che eroga un servizio così importante. Dunque la prima sfida è culturale, ovvero far coesistere cibo e alimentazione con servizio e industria.

Il pranzo presso le scuole gli ospedali o i luoghi di lavoro è una cosa su cui si misura un intero Paese, noi vogliamo migliorarlo e chiediamo a tutti di operare in tal senso, lo chiediamo ad una filiera che va dai fornitori di derrate alle aziende ai tecnici specializzati ai professionisti del settore ma anche agli enti e alle istituzioni».

«Una seconda sfida è certamente razionalizzare la spesa riducendo gli sprechi. Stiamo attivando alcuni percorsi virtuosi in merito abbiamo avviato numerose collaborazioni con università e centri di ricerca che attualmente stanno valutando una diversa professionalizzazione delle figure presenti all’interno del nostro ciclo produttivo, come le figura del cuoco che può essere ulteriormente qualificata in tal senso».

«Certamente differenziare i mercati e far emergere le  diverse esigenze della ristorazione tradizionale dei  pubblici esercizi e la ristorazione collettiva è un primo obiettivo.

Proseguiremo nel percorso già avviato di dare dignità e identità ad un settore in forte crisi, sensibilizzando istituzioni ed opinione pubblica, per questo scopo celebreremo annualmente la  giornata nazionale della ristorazione collettiva che abbiamo già avviato attraverso un primo evento nel 2021, chiamato ‘Storie Immense’».

«Resta inoltre sempre in agenda il tema della rinegoziazione dei contratti determinata attraverso un chiaro dispositivo normativo, elemento fondamentale per la prosecuzione dell’attività e la ripresa post pandemica.

Inoltre abbiamo intenzione di istituire un tavolo  permanente per la ristorazione collettiva che metta insieme imprese e istituzioni.

Infine ma non ultimo rafforzare la famiglia dei servizi in ambito confindustriale attraverso l’attività che stiamo svolgendo all’interno della Federazione dei Servizi (Confindustria Servizi HCFS)».

 

Tavolo Nazionale della Ristorazione presso il MISE, la ristorazione Collettiva sta subendo una crisi senza precedenti, non rinviabili misure sulla revisione dei prezzi e sul fondo destinato al settore. 

Tavolo Nazionale della Ristorazione presso il MISE, ANIR CONFINDUSTRIA: il settore della Ristorazione Collettiva sta subendo una crisi senza precedenti, non sono più rinviabili  misure urgentissime sulla revisione dei prezzi e sul fondo per il settore.
Si è svolto due giorni fa  presso la sede del Ministero dello sviluppo economico la seconda seduta del Tavolo Nazionale della Ristorazione, presieduto dal Viceministro Sen. Pichetto Fratin, presenti l’On.le Nardi, presidente della commissione attività produttive della Camera, e il Sen. Girotto, presidente della commissione Industria, commercio, turismo al Senato;  a cui ha preso parte ANIR Confindustria, con il Vicepresidente Massimo Piacenti e con il segretario Generale Paolo Valente. Il Tavolo, cui hanno preso parte tutte le associazioni di rappresentanza, è stato una importante occasione per fare il punto sulla situazione generale del settore ristorazione, fortemente provato, alla luce del forte impatto della guerra in Ucraina, della ripresa post-covid e del combinato disposto tra una inflazione e un caro prezzi, che non si registravano da anni e che stanno determinando, sulle imprese e sull’intero mercato di un settore nevralgico per il Paese, conseguenze pesantissime.
Per ANIR è stata l’occasione di ribadire attraverso le parole del Vicepresidente  Piacenti “ che in un momento così critico non ci si aspettava di vedersi negare, oltre la possibilità di rinegoziare i contratti in essere, anche la semplice revisione dei prezzi per l’erogazione dei servizi, così come previsto per i lavori pubblici nella nuova stesura del codice dei contratti, ci troviamo di fronte ad una ingiustificata discriminazione che rischia di essere un grave precedente per la normativa che interessa i contratti dei servizi.”
Chiediamo con urgenza, pena un colpo insostenibile per il settore e con forti effetti per tutta la filiera agroalimentare, un provvedimento legislativo che in modo chiaro e netto renda obbligatoria la revisione dei prezzi nei contratti pubblici; un comparto già duramente colpito dal Covid non può sostenere un incremento dei costi di oltre il 20%.
“Sono appena scaduti i termini per la presentazione delle domande di accesso al Fondo istituito per il settore della ristorazione collettiva. Tale Fondo, ancorché insufficiente, è stato salutato sin dall’inizio positivamente dalle imprese del settore e dagli stakeholders come un gesto di attenzione.  Tuttavia,  registriamo il mancato buon esito del fondo che nel meccanismo di computazione del contributo considera la decontribuzione del costo del lavoro per le imprese del sud come aiuto di stato, rientrante nel temporary framework , e quindi all’interno del criterio dei deminis, nonostante sia una misura  nata  per incentivare l’occupazione e il lavoro che invece viene ora considerata di natura economica e finanziaria, con la conseguenza che vedremo gran parte del fondo non arrivare alle aziende che hanno subito ingenti perdite, e che  in sintesi non avranno avuto nessuna risorsa finanziaria di auto sostegno o ristoro che sia, credo in questo unico caso nazionale. Una situazione a cui va posto rimedio tramite un provvedimento urgente che stabilisca che tutte le risorse del Fondo restino nel settore, così come stabilito dal legislatore e che includa una deroga al “de minimis”, così come fatto in analoghe situazioni.” ha concluso il Vicepresidente Massimo Piacenti.
Temi per cui ANIR Confindustria avanzerà la richiesta di uno specifico incontro con il Ministero.
Il sistema del credito finanziario alle imprese nella fase di ripresa e la grave situazione che sta determinando la crisi idrica sono stati gli altri elementi della discussione che ha affrontato il tavolo e che saranno oggetto di considerazione da parte del Ministero e del Parlamento.

IMPRESE, ANIR-Confindustria: Fondo ristorazione collettiva, parte la campagna informativa per aderire al sostegno

Anir (Associazione nazionale imprese della ristorazione collettiva) mette in campo due iniziative a supporto delle aziende: on line il portale informativo per accedere al Fondo e Lunedì 13 Giugno ore 10,30 – il webinar di orientamento su Piattaforma Zoom.

«Finalmente un aiuto concreto alle aziende della ristorazione collettiva: si concretizza l’erogazione del contributo che, questa volta arriverà direttamente alle imprese attraverso un semplice bonifico bancario; era un nostro obiettivo e siamo ad un passo per vederlo raggiunto», afferma Paolo Valente Segretario Generale di Anir Confindustria descrivendo le iniziative messe in campo da Anir per aiutare le imprese all’ottenimento del contributo previsto. ANIR ha promosso la realizzazione del portale www.fondoristorazionecollettiva.it per informare e supportare le aziende e il prossimo lunedì 13 giugno alle ore 10:30 sulla piattaforma zoom ANIR Confindustria avrà luogo il webinar organizzato con il contributo dell’Agenzia delle Entrate dedicato agli aspetti applicativi della procedura per la richiesta e l’erogazione del contributo a fondo perduto per le imprese che svolgono servizi di ristorazione collettiva, che nel 2020, hanno subito una riduzione dei ricavi. Al webinar interverranno: Carmelo Piancaldini (Capo settore procedure Agenzia delle Entrate); Lorenzo Mattioli (Presidente di ANIR Confindustria); Paolo Valente (Segretario generale ANIR Confindustria); Linda Faiola (consulente fiscale e tributario ANIR Confindustria)». Per iscriversi e partecipare basta mandare una mail a: segreteria@asso-anir.it per ricevere il link zoom di collegamento.

WEBINAR “FONDO PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA”

WEBINAR “FONDO PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA” – Lunedì 13 Giugno ore 10,30 – Piattaforma Zoom

Siamo lieti di annunciarvi che il prossimo lunedì 13 giugno alle ore 10:30 sulla piattaforma zoom ANIR Confindustria avrà luogo il Webinar organizzato da ANIR Confindustria con il contributo dell’Agenzia delle Entrate dedicato agli aspetti applicativi della procedura per la richiesta e l’erogazione del contributo a fondo perduto per le imprese che svolgono servizi di ristorazione collettiva, che nel 2020, hanno subito una riduzione dei ricavi.

Intervengono: Carmelo Piancaldini (Capo settore procedure Agenzia delle Entrate) – Lorenzo Mattioli (Presidente di ANIR Confindustria) – Paolo Valente (Segretario generale ANIR Confindustria) – Linda Faiola (consulente fiscale e tributario ANIR Confindustria)

Per iscriversi e partecipare mandare una mail a segreteria@asso-anir.it e riceverete il link zoom di collegamento.

vi ricordiamo inoltre che ANIR ha promosso la realizzazione del portale informativo www.fondoristorazionecollettiva.it per assistere le imprese al riconoscimento del contributo a fondo perduto.

Cordiali Saluti ​

Segretario Generale ANIR Confindustria

Viale Pasteur, 6 – 00144 Roma
Phone +39 06 45473001
anir.segretariogenerale@asso-anir.it
www.asso-anir.it

on line il portale dedicato al fondo per la ristorazione collettiva promosso da ANIR Confindustria per aiutare le imprese

È on line il portale dedicato al fondo per la ristorazione collettiva promosso da ANIR Confindustria per aiutare le imprese del settore.

Con molta soddisfazione ricordiamo che da Lunedi 6 giugno sarà possibile avanzare l’istanza per l’ottenimento del contributo a fondo perduto per le imprese dei servizi della Ristorazione Collettiva,  (di cui all’articolo 43-bis del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106)  domanda che sarà possibile formulare presso il portale della agenzia delle entrate sino al 20 giugno.

Evidenziamo inoltre che non sarà un click day e che per la determinazione del contributo spettante, bisognerà aspettare quindi la fine di giugno.

ANIR Confindustria, con lo stesso impegno profuso sin dall’inizio per ottenere la creazione di un apposito fondo per le imprese della ristorazione collettiva, che solo in parte risarcirà quanto perso durante la Pandemia, seguirà da vicino tutte le richieste di chiarimento da parte delle aziende e per lo scopo ha messo a disposizione la propria struttura per risolvere e dirimere problematiche o questioni che possano nascere dalla redazione dell’istanza sino all’erogazione effettiva del contributo.

Abbiamo pensato quindi di organizzare nei prossimi giorni un webinar di orientamento con il contributo specifico da parte della agenzia delle Entrate, per affiancarvi nella richiesta del contributo, abbiamo inoltre promosso la creazione di un portale per il “fondo per la ristorazione collettiva” che, dal 6 giugno, potrà informare chiunque e risponder alle numerose domande che già ci giungono in segreteria. (www.fondoristorazionecollettiva.it);

 

FONDO PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA: come fare la domanda.

Dal 6 giugno è possibile fare richiesta per il contributo a fondo perduto per le imprese del settore della ristorazione collettiva,
chi può usufruirne? quali sono le imprese beneficiarie?

qui trovate tutte le indicazioni:

1. Contenuto informativo dell’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto 

1.1 È approvato l’allegato modello “Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per i servizi della ristorazione collettiva” (di seguito “Istanza”) con le relative istruzioni, comprensivo del frontespizio, contenente anche l’informativa relativa al trattamento dei dati personali.

1.2 L’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 43-bis del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 contiene le seguenti informazioni:

– il codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che richiede il contributo;

– nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che prosegue l’attività di un soggetto deceduto, il codice fiscale del de cuius; nel caso in cui il soggetto richiedente abbia posto in essere operazioni aziendali di trasformazione, la partita IVA del soggetto cessato;

– il codice fiscale del legale rappresentante del soggetto che richiede il contributo, nei casi in cui quest’ultimo sia diverso dalla persona fisica, ovvero, nel caso in cui il soggetto richiedente sia minore o interdetto, il codice fiscale del rappresentante legale;

– la dichiarazione di essere un soggetto diverso da quelli indicati dal comma 4 dell’articolo 4 del decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 23 dicembre 2021 (di seguito “decreto interministeriale”);

– l’attestazione di svolgere servizi di ristorazione collettiva, così come definiti al comma 2 dell’art. 4 del decreto interministeriale, mediante codice ATECO 2007 56.29.10 “Mense” o 56.29.20 “Catering continuativo su base contrattuale”;

– la dichiarazione che i ricavi del 2019 siano stati generati per almeno il 50% da corrispettivi derivanti da contratti di ristorazione collettiva;

– l’attestazione di essere un soggetto iscritto nel Registro delle imprese e attivo alla data di presentazione dell’istanza;

– l’attestazione di aver subito una riduzione dei ricavi dell’anno 2020 di almeno il 15% rispetto a quelli del 2019;

– l’attestazione di avere esercizi fiscali non coincidenti con l’anno solare;

– l’attestazione di essere un soggetto costituitosi nel corso del 2019;

– la dichiarazione di essere in possesso degli altri requisiti previsti al comma 3 dell’art. 4 del decreto interministeriale;

– l’indicazione del numero dei dipendenti con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato e indeterminato, come risultanti dall’ultima dichiarazione retributiva e contributiva dell’impresa alla data del 31 dicembre 2019;

– l’IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente il contributo;

– il codice fiscale dell’eventuale soggetto incaricato della trasmissione telematica dell’istanza e l’eventuale dichiarazione sostitutiva, resa da quest’ultimo, relativa al conferimento di una specifica delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’istanza stessa;

– la data di sottoscrizione e la firma dell’istanza.

1.3 L’istanza, inoltre, contiene le dichiarazioni – rese dal richiedente ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 – in relazione al non superamento dei limiti degli aiuti di Stato rispetto a quelli ricevuti fino al momento della presentazione dell’istanza dal soggetto richiedente e, nel caso in cui il soggetto si trovi in una relazione di controllo con altre imprese, rilevante ai fini della definizione di impresa unica, dagli altri soggetti con cui si trova nella suddetta situazione di controllo, nonché alla sussistenza degli ulteriori requisiti definiti dalla sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, come modificata dalla Comunicazione del 18 novembre 2021 C(2021) 8442.  Nell’istanza è indicato l’ammontare di aiuti ancora fruibili, senza che si verifichi il superamento dei limiti previsti dalla sezione 3.1 della citata Comunicazione della Commissione europea.

L’istanza contiene, inoltre, la dichiarazione relativa ad eventuali importi da restituire in relazione agli aiuti elencati all’articolo 1, comma 13, del decreto-legge 22 marzo 2021, n.41, per il superamento dei massimali previsti dalle sezioni 3.1 e 3.12 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final, così come modificati dalla Comunicazione della Commissione europea del 13 ottobre 2020 C(2020) 7127 e dalla Comunicazione della Commissione europea del 28 gennaio 2021 C(2021) 564, in coerenza con quanto disciplinato dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n.143438 del 27 aprile 2022.

1.4 In particolare, nel caso di scelta di restituzione delle eccedenze mediante sottrazione dal contributo richiesto con l’istanza di cui al presente provvedimento, sono indicati gli importi relativi agli aiuti ottenuti in eccedenza che si intendono restituire e agli interessi di recupero. L’istanza contiene, altresì, il quadro A per l’indicazione dei codici fiscali dei soggetti in relazione di controllo con altre imprese, rilevante ai fini della definizione di impresa unica, come previsto dal citato Provvedimento del 27 aprile 2022.

1.5 I criteri per la determinazione dei ricavi/compensi relativi agli anni 2019 e 2020 sono contenuti nelle istruzioni al modello dell’Istanza.

2. Modalità e termini di trasmissione dell’istanza 

2.1 L’Istanza è predisposta in modalità elettronica mediante procedure rese disponibili gratuitamente dall’Agenzia delle entrate ovvero da procedure di mercato che rispettino i requisiti definiti nelle specifiche tecniche approvate con il presente provvedimento.

2.2 La trasmissione dell’Istanza è effettuata mediante i canali telematici dell’Agenzia delle entrate ovvero mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

2.3 L’Istanza può essere trasmessa direttamente dal richiedente o tramite un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni, con delega di consultazione del Cassetto fiscale del richiedente, di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 29 luglio 2013, ovvero al servizio “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e Corrispettivi” di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 5 novembre 2018 e successive modificazioni. Il richiedente può, inoltre, conferire specifica delega per la sola trasmissione telematica dell’Istanza ad un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni: al tal fine, l’intermediario inserisce nell’Istanza anche la sua dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale attesta di aver ricevuto la delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’Istanza stessa.

2.4 La trasmissione dell’Istanza può essere effettuata a partire dal giorno 6 giugno 2022 e non oltre il giorno 20 giugno 2022. 

2.5 Nel periodo di cui al punto precedente è possibile, in caso di errore, presentare una nuova Istanza, in sostituzione dell’Istanza precedentemente trasmessa. L’ultima Istanza trasmessa nel periodo di cui al punto 2.4 sostituisce integralmente tutte quelle precedentemente inviate. È possibile, inoltre, presentare una rinuncia all’Istanza precedentemente trasmessa, da intendersi come rinuncia totale al contributo. La rinuncia può essere trasmessa entro il termine di cui al punto 2.4. Anche la rinuncia può essere presentata da un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni, con delega di consultazione del Cassetto fiscale del richiedente ovvero al servizio “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e Corrispettivi”. La rinuncia può essere trasmessa anche dall’intermediario che ha trasmesso, per conto del soggetto richiedente, una Istanza per il contributo a fondo perduto inserendo in tale precedente Istanza anche la sua dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale ha attestato di aver ricevuto la delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’Istanza stessa.

2.6 A seguito della presentazione dell’Istanza è rilasciata una prima ricevuta che ne attesta la presa in caricoai fini della successiva elaborazione, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti.

2.7 La ricevuta di cui al punto precedente è messa a disposizione del soggetto che ha trasmesso l’Istanza nella sezione della propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate “Servizi – Consultazioni e ricerca – Ricerca ricevute”.

2.8 In aggiunta, qualora l’Istanza è trasmessa da un intermediario, l’Agenzia delle entrate trasmette al richiedente che lo ha delegato una comunicazione contenente l’informazione che è stata trasmessa una Istanza o una rinuncia ad una Istanza precedentemente presentata. Tale comunicazione è inviata mediante messaggio di posta elettronica certificata all’indirizzo presente nell’Indice Nazionale degli indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti (INI-PEC) istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico. Successivamente all’accoglimento dell’Istanza, la medesima informazione è, altresì, messa a disposizione del richiedente nella sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito” del portale “Fatture e Corrispettivi”.

qui di seguito puoi scaricare

  • Istanza per la richiesta del contributo
  • Istruzioni per la compilazione
  • Specifiche tecniche

se vuoi sapere come fare la richiesta per il contributo a fondo perduto ANIR ha promosso la realizzazione di un apposito portale dove troverai tutte le indicazioni: www.fondoristorazionecollettiva.it 

Fondo per la ristorazione collettiva: calcola il contributo.

Dal 6 giugno è possibile fare richiesta per il contributo a fondo perduto per le imprese del settore della ristorazione collettiva,
chi può usufruirne? quali sono le imprese beneficiarie?
qui trovate tutte le indicazioni:
Calcolo ed erogazione del contributo
 
1. Successivamente al termine di presentazione (20 giugno), l’Agenzia delle entrate effettua ulteriori controlli sulle informazioni contenute nelle istanze per le quali è stata messa a disposizione la ricevuta di presa in carico con le informazioni presenti in Anagrafe Tributaria. Tali controlli possono comportare lo scarto dell’Istanza. L’Agenzia delle entrate, procede prioritariamente a ripartire, in egual misura per ciascun soggetto che ha validamente presentato istanza per il contributo, le risorse finanziarie stabilite dall’articolo 43-bis, comma 1, del decreto legge 25 maggio 2021, n.73, con un limite massimo di 10.000 euro per ciascun soggetto beneficiario.
Le eventuali risorse finanziarie rimanenti stabilite dal citato articolo 43-bis del decreto legge 25 maggio 2021, n.73, che non comprendono l’ammontare che i soggetti richiedenti intendono restituire mediante sottrazione dal contributo riconosciuto con l’istanza di cui al presente provvedimento e indicato nei riquadri presenti nel modello in corrispondenza della lettera A, sono ripartite tra tutti i soggetti beneficiari in funzione del rapporto tra il numero di lavoratori dipendenti di ciascuna impresa e la somma del numero di lavoratori dipendenti di tutte le imprese richiedenti ammissibili.
 
2. L’ammontare del contributo riconosciuto a ciascuna impresa è pari al minore tra l’importo determinato a seguito della ripartizione di cui al punto 1 e l’importo residuo di aiuti ancora fruibili, indicato dal soggetto richiedente nel riquadro presente in corrispondenza delle lettera B, in relazione ai limiti previsti dalla sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, come modificata dalla Comunicazione del 18 novembre 2021 C(2021) 8442.
 
3. L’erogazione del contributo di cui al punto precedente, al netto dell’eventuale importo da restituire, è effettuata mediante accredito sul conto corrente identificato dall’IBAN indicato nell’Istanza, intestato al codice fiscale del soggetto, persona fisica ovvero persona diversa dalla persona fisica, che ha richiesto il contributo.
 
4.  L’Agenzia comunica, al soggetto richiedente ovvero al suo intermediario delegato, nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, l’importo del contributo riconosciuto e l’avvenuto mandato di pagamento del contributo o lo scarto dell’Istanza e i motivi che lo hanno determinato.
 
5. Nel caso in cui l’ammontare del contributo spettante sia superiore a 150.000euro, nell’area riservata citata al punto 4. è comunicato solo l’importo spettante e l’informazione che, prima di procedere all’erogazione, il richiedente deve trasmettere – anche mediante un intermediario delegato – all’Agenzia delle entrate apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente delle Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, relativa alla dichiarazione antimafia, come disciplinata dal decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, contenente l’indicazione dei codici fiscali dei soggetti da sottoporre a verifica antimafia (articolo 85 del predetto decreto legislativo), oppure la dichiarazione di essere iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’articolo 1, comma 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (per le categorie di operatori economici ivi previste). Il modello di autocertificazione di regolarità antimafia sarà pubblicato successivamente sul sito internet dell’Agenzia delle entrate e dovrà essere firmato digitalmente dal soggetto richiedente e inviato esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo cop.Cagliari@pce.agenziaentrate.it entro il 15 luglio 2022.
se vuoi sapere come fare la richiesta per il contributo a fondo perduto ANIR ha promosso la realizzazione di un apposito portale dove troverai tutte le indicazioni: www.fondoristorazionecollettiva.it 

fondo per la ristorazione collettiva: chi puo fare richiesta?

Dal 6 giugno è possibile fare richiesta per il contributo a fondo perduto per le imprese del settore della ristorazione collettiva,
chi puo usufruirne? quali sono le imprese beneficiarie?
qui trovate tutte le indicazioni:
1. Possono beneficiare degli aiuti di cui al presente decreto le imprese operanti nei servizi della ristorazione collettiva che, nell’anno 2020, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 15 (quindici) per cento rispetto al fatturato del 2019. Ai fini della quantificazione del fatturato, rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del TUIR, relativi ai periodi d’imposta 2019 e 2020. Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2019, la riduzione del fatturato, nella medesima misura del 15 (quindici) per cento, è rapportata al periodo di attività del 2019 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel predetto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2020, secondo quanto specificato con il provvedimento di cui all’articolo 6, comma 3.
 
2. Per imprese operanti nei servizi della ristorazione collettiva, ai fini del presente decreto, si intendono le imprese che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita, quale, a titolo esemplificativo, ristorazione per scuole, uffici, università, caserme, strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive, la cui attività, come comunicata con il modello AA7/AA9 all’Agenzia delle entrate ai sensi dell’articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 1972, n. 633, è individuata da uno dei seguenti codici ATECO 2007:
a) 56.29.10 “Mense”;
b) 56.29.20 “Catering continuativo su base contrattuale”
 
3. Le imprese di cui ai commi 1 e 2, alla data di presentazione dell’istanza di cui all’articolo 6,
devono:
a) risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
b) avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale;
c) presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50 (cinquanta) per cento dai corrispettivi per i contratti di cui al comma 2;
d) non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
e) non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione. La predetta condizione non si applica alle microimprese e
piccole imprese, purché risulti rispettato quanto previsto dalla lettera d) e a condizione che le imprese interessate non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.
 
4. Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese:
a) destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
b) che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative.
se vuoi sapere come fare la richiesta per il contributo a fondo perduto ANIR ha promosso la realizzazione di un apposito portale dove troverai tutte le indicazioni: www.fondoristorazionecollettiva.it 

PNRR e SERVIZI INDUSTRIALI imprese e opportunità

Con piacere diamo risalto all’importante evento che si è svolto la scorsa settimana presso la sala Pininfarina del palazzo di Confindustria dal titolo PNRR e SERVIZI INDUSTRIALI imprese e opportunità, che ha visto la partecipazione per la nostra associazione del neo Presidente ad interim Lorenzo Mattioli già Presidente di Confindustria Servizi HCFS e del Segretario Generale Paolo Valente, intervenuti insieme al Direttore generale dell’area PNNR del MEF Dott. Carmine di Nuzzo, al Direttore di Confindustria con delega alle infrastrutture Giuseppe Mele e al dott. Davide D’arcangelo responsabile sviluppo Fondazione Italia Digitale.
Queste le parole del Presidente di ANIR Mattioli – “ Nel periodo Covid si è scoperto che le imprese dei servizi sono state fondamentali, abbiamo capito quanto è importante integrare tra loro questi servizi, oggi ci troviamo di fronte un comparto industriale proattivo che vuole fare del PNNR una occasione per accrescere lo sviluppo del Paes e far compiere un salto di qualità ad un settore che, ad oggi, continua invece ad essere caratterizzato dalle gare a massimo ribasso. Dobbiamo cogliere questo particolare momento per migliorare il dialogo competitivo ed istituzionale.”

Qui puoi vedere la registrazione della diretta: Clicca qui

Potete scaricarvi il materiale presentato durante la conferenza:
Slide Giuseppe Mele: Clicca qui
Slide Davide D’Arcangelo: Clicca qui
Slide Carmine Di Nuzzo: Clicca qui

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