Autore: Ufficio Stampa

A settembre la nuova edizione di IMMENSE

Stiamo organizzando la nuova edizione di “Italia Storie Immense” – giornata nazionale dedicata alla ristorazione collettiva e al cibo pubblico, che si terrà a Roma il prossimo settembre (tra il 15 e il 20 settembre) nella splendida cornice di uno dei luoghi più esclusivi di questa fantastica città che è Roma, che a breve vi annunceremo.
L’evento giunto alla sua terza edizione è unico nel suo genere poiché completamente dedicato al settore dei servizi di ristorazione collettiva, non solo Italiana, una giornata in cui imprese, istituzioni, stakeholder e protagonisti del settore industriale si incontreranno.
Certi di farvi cosa gradita, vorremmo estendervi l’invito a partecipare e qualora lo riteniate opportuno sottoporvi la possibilità di avviare una collaborazione con la vostra azienda, attraverso la proposta o di una partnership o di una sponsorship, meglio definita nel file allegato, è nostra intenzione avere un vostro contributo, economico ma anche di merito, per la migliore riuscita dell’evento.
Se intenzionati alla sponsorship per partecipare da protagonista all’evento, qui potete trovare tutti i dettagli, (pdf allegato) potete anche scrivere a : segreteria@asso-anir.it e riceverete tutte le informazioni necessarie.

IMMENSE sponsorship 2024

«Una nuova rappresentanza industriale di riferimento per tutta la ristorazione collettiva»

La quarta assemblea generale di ANIR, associazione aderente a Confindustria Servizi HCFS, segna un ulteriore momento di crescita per l’intero settore della ristorazione collettiva. Quattro anni di grande lavoro, da parte di ANIR Confindustria e di tutte le aziende che rappresenta, per affrontare una crisi senza precedenti che stanno portando anche all’individuazione, concertata con le istituzioni, per poter puntare ad uno sviluppo sostenibile. Presenti durante l’assise, oltre alle tante aziende della ristorazione collettiva, anche rappresentanti delle Istituzioni, di associazioni datoriali e di associazioni sindacali.

Hanno portato i loro saluti, con interventi puntuali rispetto alle tematiche affrontate: Lorenzo Mattioli, Presidente onorario di ANIR Confindustria e Presidente di Confindustria Servizi HCFS; Vincenzo Marinese, Vicepresidente per l’Organizzazione e i Rapporti con i Territori e le Categorie di Confindustria; Sergio Marchi, Capo segreteria del Ministro all’Agricoltura, della sovranità alimentare; Piero Albini, Direttore area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria; Carlo Scarsciotti, Presidente di ANGEM; Paolo Andreani, segretario generale UILTUCS.

A condurre l’assemblea Paolo Valente, Segretario generale di ANIR Confindustria. In apertura c’è stata l’attesa relazione del Presidente di ANIR Confindustria, Massimo Piacenti:

«Provo soddisfazione e orgoglio nell’essere il Presidente della più importante associazione di rappresentanza delle aziende che operano nella ristorazione collettiva. Abbiamo dimostrato grande senso di responsabilità nel portare avanti, nonostante le difficoltà il servizio pubblico importante che portiamo presso le fasce più fragili della popolazione, come nelle mense scolastiche o nella refezione ospedaliera. E siamo sempre stati propositivi nei confronti delle Istituzioni con le nostre richieste, in primis quella di modifica del meccanismo di revisione dei prezzi previsto all’art. 60 del Codice Appalti che abbiamo portato al Tavolo creato dal MIT. Abbiamo dimostrato fermezza nell’affrontare le questioni in maniera sistemica, ad esempio sul CCNL rinnovato da poco. Abbiamo sempre voluto un adeguamento dei salari, ma crediamo che non potesse essere l’unico punto di discussione. Per questo facciamo un invito alle altre associazioni datoriali e a tutte le forze sindacali, perché si istituisca un apposito Tavolo nazionale per la ristorazione collettiva, che possa discutere delle specificità della ristorazione collettiva, che metta al centro anche punti fondamentali come il welfare e la produttività. Stiamo lavorando, già da un anno, per essere all’avanguardia anche per quanto riguarda la sostenibilità, perché non possiamo aspettare che il futuro arrivi, ma abbiamo il dovere di andargli incontro».

Il Presidente Massimo Piacenti, durante il suo intervento, ha anche lanciato per Settembre 2024 la prossima edizione di IMMENSE, l’appuntamento organizzato da ANIR, che si è ormai configurato come il più importante appuntamento del settore della ristorazione collettiva: un momento di approfondimento e di analisi dello scenario per l’intero settore. Un appuntamento in cui, attraverso nuovi progetti e nuove idee, si parlerà di futuro.

515 MILIONI PER LE MENSE. «Importante riconoscimento al servizio pubblico che forniamo. Collaboreremo in tutte le scuole d’Italia»

ANIR Confindustria guarda con interesse alle dichiarazioni del Ministro Valditara, che ha annunciato qualche giorno fa di aver firmato uno stanziamento di 515 milioni per le mense scolastiche, per poter estendere il tempo pieno negli Istituti che ancora non lo effettuano, ovvero due terzi delle scuole della Penisola, con una grande prevalenza nel Sud Italia.

Crediamo fermamente che il servizio della ristorazione collettiva scolastica costituisca un servizio pubblico importante non solo per educare ad una alimentazione sana ma perché integra un percorso di formazione di cui è parte. Siamo d’accordo con il Ministro quando sostiene che si tratta di una «misura di grande civiltà» e che aiuta le scuole ad essere sempre più «luoghi dove vi è una crescita e una inclusione reale».

«Crediamo inoltre» dice il Presidente di ANIR Confindustria, Massimo Piacenti, «che sarà importante non lasciare isolato questo impegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ci sono importanti ricerche che hanno messo in luce l’importanza sociale della refezione scolastica.  Save the Children ha parlato di un 13,2% di minori che solo in mensa può consumare l’unico pasto equilibrato al giorno. Mentre Cittadinanza Attiva ha messo in luce la diversa distribuzione degli aumenti, sulle famiglie, sul territorio nazionale e la carenza di offerta di mense soprattutto al sud. È una questione che va studiata nel dettaglio, perché i miglioramenti possano essere incisivi. Per questo, non solo ringraziamo il Ministro Valditara per aver dato un giusto riconoscimento al valore del servizio che, tutti i giorni, forniamo a studentesse e studenti, ma diamo la nostra disponibilità a collaborare con il Ministero e gli altri enti coinvolti per poter permettere un intervento che sia il più efficace possibile».

ANIR intende farsi parte responsabile rispetto a questa iniziativa della costruzione di mense adeguate al miglior servizio di fornitura e consumo dei pasti nelle scuole sensibilizzando le proprie aziende ad una collaborazione attiva con i Comuni. Crediamo che rendere diffuso il tempo pieno nelle scuole consenta di andare incontro alla volontà e al benessere delle famiglie, che abbia un valore sociale altissimo, e che sia un’occasione che tutti i soggetti coinvolti debbano saper cogliere.

IV ASSEMBLEA GENERALE ANIR CONFINDUSTRIA

Siamo lieti di invitarvi alla IV Assemblea Generale di ANIR Confindustria “I Servizi di Ristorazione Collettiva, competitività e sviluppo di un settore industriale che si terrà a Roma il prossimo mercoledì 10 Luglio alle ore 11:00  presso la Sala Pininfarina di Confindustria in via dell’Astronomia 30.

L’incontro rappresenta un’occasione di confronto tra aziende, organizzazioni, istituzioni e stakeholder, per discutere le principali questioni che stanno investendo il settore della ristorazione collettiva, approfondire e confrontarci su nuovi progetti, al fine di individuare e condividere prospettive concrete di sviluppo.

Per poter partecipare è necessario confermare la propria presenza scrivendo alla nostra segreteria segreteria@asso-anir.it  entro lunedì 08 luglio, in modo da consentire l’accreditamento.

«Neanche ANAC adegua i prezzi all’inflazione reale. La ristorazione collettiva sempre più in crisi»

Le associazioni ANIR Confindustria e ANGEM esprimono profonda preoccupazione per l’inadeguata revisione dei prezzi di riferimento per i servizi di ristorazione collettiva nel settore sanitario, e richiedono un incontro urgente con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) perché vengano affrontate le criticità del settore.

La recente revisione dei prezzi di riferimento da parte di ANAC, che ha aggiornato i valori con un incremento del 3,18% sulla base dell’indice dei prezzi Istat “NIC classe ECOICOP 11.1.2 Mense”, non rispecchia adeguatamente l’aumento dei costi reali sostenuti dalle imprese di ristorazione collettiva nel corso di questi anni. Questo comparto, con un fatturato annuo di circa 6 miliardi di euro, più di un miliardo di pasti serviti e circa 100.000 occupati, è cruciale per il benessere della popolazione, in particolare per le fasce più fragili come studenti, degenti e ospiti delle case di riposo. Eppure non vengono prese in considerazione le proposte fatte da più del 70% delle imprese del settore.

Massimo Piacenti, Presidente di ANIR Confindustria, ha dichiarato: «L’indice attualmente utilizzato non riflette l’effettiva dinamica dei costi della ristorazione collettiva. La pandemia e la crisi ucraina hanno aggravato una situazione già critica, con un aumento significativo dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici. È fondamentale che ANAC adotti un indice più rappresentativo come l’Indice ISTAT FOI e consideri una ponderazione dei vari indici esistenti.»

Carlo Scarsciotti, rappresentante di ANGEM, ha aggiunto: «La revisione dei prezzi è urgente e necessaria per garantire la sostenibilità delle nostre imprese. Senza un adeguamento dei prezzi, rischiamo di non poter più garantire servizi di qualità, mettendo a rischio non solo le aziende ma anche i lavoratori e i beneficiari dei nostri servizi.»

ANIR Confindustria e ANGEM hanno già richiesto ufficialmente un incontro con il Presidente di ANAC, Giuseppe Busia, per discutere la necessità di aggiornare i prezzi di riferimento e adottare un indice che rispecchi meglio la struttura dei costi dei servizi di ristorazione collettiva.

Le associazioni auspicano che ANAC prenda in considerazione le loro proposte e proceda con l’adeguamento necessario per garantire la sostenibilità del settore e la qualità dei servizi offerti.

Informativa ANAC Prezzi di Riferimento Ambito Sanitario 6_2024

ANIR CONFINDUSTRIA partecipa al tavolo sul codice appalti con il ministro Salvini al MIT

Una delegazione di Confindustria Servizi HCFS ha preso parte all’incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Convocato dal Ministro Salvini, ha partecipato per ANIR Confindustria il presidente Massimo Piacenti in quello che si è rivelato un ampio confronto tra rappresentanti istituzionali e numerosi stakeholder.

È stata l’occasione, tra le altre cose, per discutere ad un anno dalla sua entrata in vigore gli effetti del nuovo codice appalti sul mercato pubblico dei lavori e dei servizi delle forniture e dell’impatto che sta avendo su imprese e operatori economici del settore.

Massimo Piacenti, Presidente di ANIR, ha rappresentato le richieste del settore dei servizi: in particolare sull’attuazione della revisione prezzi e del riconoscimento dei costi aumentati e sostenuti dalle aziende,  vista la crescita fuori controllo dell’inflazione, nei mesi passati, per energia e generi alimentari, che il settore ha dovuto sostenere con le sue sole forze; è stata ribadita la necessità di un intervento quanto più possibile correttivo nella revisione del codice degli appalti che tenga conto delle specificità dei servizi, in generale, e della ristorazione collettiva in particolare, Nel rivedere quanto previsto dall’art 60 che di fatto non consente a questo settore di avere accesso alla revisione dei prezzi.

«Siamo lieti di aver avuto l’opportunità di partecipare a questo importante confronto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La nostra partecipazione testimonia l’impegno di Confindustria servizi HCFS, del suo Presidente Mattioli e di ANIR Confindustria nel rappresentare e tutelare gli interessi delle imprese dei servizi e della ristorazione collettiva. Continueremo a dialogare con le istituzioni, promuovendo iniziative che possano contribuire al miglioramento del settore. Ringrazio il Ministro per l’attenzione che durante l’incontro ha voluto rivolgere la sua particolare attenzione al nostro settore.  Rinnoviamo il nostro impegno a collaborare con le istituzioni e il governo per raggiungere nel breve tempo una cornice di regole congrue che consentano al mondo dei servizi di mantenere la propria competitività e la propria professionalità erogando quei servizi di pubblica utilità che ogni giorno sostengono e si prendono cura il nostro Paese.»

«Parlamento e Governo intervengano presto sulla revisione prezzi nel Codice Appalti»

ANGEM e ANIR chiedono con urgenza al Parlamento e al Governo un intervento deciso sull’istituto della revisione prezzi nel Codice degli Appalti, alla luce delle gravi difficoltà che imprese e lavoratori della ristorazione collettiva stanno affrontando.

Negli ultimi giorni, assistiamo a tentativi di minimizzare strumentalmente le criticità e le sofferenze del settore. Le imprese sono impegnate a riconoscere alle lavoratrici ed ai   lavoratori un adeguamento dei salari al costo della vita, ma manca un corrispondente adeguamento dei contratti dei servizi ai costi reali sostenuti dalle imprese. Il Codice degli Appalti, nella sua forma attuale, addirittura ostacola questo riconoscimento.

I dati economici recenti confermano questa difficoltà: nonostante l’inflazione sia in diminuzione (0,8% su base annua), i prezzi dei beni alimentari continuano a salire al 2,3%. La peculiarità della revisione prezzi dei contratti dei servizi deve essere riconosciuta con una norma pensata ad hoc, e non con la stessa che vige per i contratti dei lavori così come avviene adesso. Auspichiamo che la discussione avviata dal parlamento sulla revisione del codice, promossa in VIII Commissione alla Camera dei deputati, porti a definire una chiara distinzione tra i contratti ad esecuzione istantanea e quelli di durata pluriennale ad esecuzione continuata o periodica, come sono quelli dei servizi di ristorazione collettiva. Una revisione annuale operata direttamente attraverso gli indici Istat specifici, è ciò che anche la commissione istituita presso il Ministero dei Lavori e Trasporti sta individuando.

Massimo Piacenti, Presidente di ANIR Confindustria, ha dichiarato: «La nostra priorità è garantire che le imprese possano sostenere i costi reali senza dover sacrificare la qualità dei servizi offerti e i diritti dei lavoratori. Ribadiamo da mesi questo punto, e non abbiamo intenzione di indietreggiare, ne vale della nostra sopravvivenza.»

Carlo Scarsciotti, Presidente di Angem, ha aggiunto: «È fondamentale che il nuovo codice dei contratti pubblici venga emendato e riformulato in modo da garantire sempre il principio di risultato e l’equilibrio economico in servizi che, destinati anche alle fasce più vulnerabili della popolazione, devono sempre assicurare qualità, stabilità e continuità.»

La richiesta è stata espressa da ANGEM e ANIR durante l’apertura della manifestazione “Dire Fare Mangiare” al MICO di Milano, dove si è levato un forte grido d’allarme da parte di tutte le imprese e gli stakeholder del settore riuniti per l’occasione.

 

Il Contratto Nazionale dei Lavoratori della Ristorazione Collettiva sia strumento di crescita e competitività del settore

ANIR Confindustria accoglie con preoccupazione la recente firma del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per la ristorazione collettiva, avvenuta senza la nostra partecipazione, quella di ANGEM e di Confcooperative. Riteniamo giusto il rinnovo del CCNL per i pubblici esercizi, un importante contratto nazionale di grande rilevanza per il settore.

Nonostante le nostre reiterate richieste, siamo stati esclusi dalle trattative che hanno portato alla firma dell’accordo per la ristorazione collettiva, firmato dalle sole associazioni datoriali FIPE e Legacoop Produzione e Servizi. Questo accordo, che noi non sottoscriveremo, è stato stipulato senza il coinvolgimento di ANIR, che non è mai stata invitata al tavolo delle trattative. Di conseguenza, non abbiamo potuto partecipare né sottoscrivere il contratto, nonostante i nostri ripetuti tentativi di essere coinvolti.

Siamo dispiaciuti e riteniamo sia un errore non aver potuto affrontare il tema della ristorazione collettiva con un impianto contrattuale che, almeno sul piano normativo, consenta a questo settore di essere competitivo. Crediamo fermamente che si possa ancora lavorare per un contratto specifico per i dipendenti della ristorazione collettiva.

La decisione di procedere alla firma senza considerare la mancata partecipazione del 70% delle imprese del settore solleva serie preoccupazioni sulla reale efficacia e rappresentatività del nuovo contratto. ANIR Confindustria desidera inoltre spostare l’attenzione sui problemi strutturali che affliggono il settore e che non possono essere risolti solamente con la firma di questo contratto, come l’aggiornamento dei prezzi a fronte dello spropositato aumento dei costi sostenuti.

È evidente che oggi ANIR, ANGEM e Confcooperative, in modalità diverse, non sottoscrivono questo contratto e ribadiscono la volontà di incontrare le parti sindacali sui temi specifici della ristorazione collettiva. Ci auguriamo che questo incontro possa avvenire presto, nell’interesse delle migliaia di lavoratori e addetti del settore.

Sciopero non risolve nulla. Vogliamo dare un futuro al settore, questo CCNL purtroppo non lo garantisce

ANGEM e ANIR Confindustria insieme rappresentano il 70% delle imprese della ristorazione collettiva, e hanno da mesi posto la questione del riconoscimento delle peculiarità della Ristorazione Collettiva in sede del rinnovo del contratto del Turismo e dei Pubblici Esercizi anche per mettere in evidenza la professionalità delle imprese associate che necessita di essere riconosciuta. I sindacati, legittimamente ma fornendo cattive informazioni, hanno portato avanti uno sciopero nei confronti delle sole aziende aderenti ad ANGEM e ad ANIR, con toni che, replicando cliché precostituiti, come quello per cui avremmo minacciato i sindacati, hanno fatto andare la protesta al di là delle semplici rivendicazioni contrattuali, purtroppo ottenendo un esiguo risultato sul piano territoriale.

Interveniamo solo ora a sciopero concluso per rispetto del diritto a manifestare dei lavoratori, come in questo caso, cogliendo anche in questa circostanza come in altre vicende più drammatiche il grande senso di responsabilità che dimostrano cercando di garantire sempre il servizio, seppur in condizioni minime.

ANGEM e ANIR Confindustria hanno già notificato che se il CCNL fosse rinnovato senza il concorso attivo, della effettiva rappresentanza della Ristorazione Collettiva il rinnovo non potrà essere riconosciuto come applicabile al nostro settore di attività, precisando per altro che questo non impedirà l’eventuale firma della parte che attiene ai Pubblici Esercizi.

«Da molto tempo» afferma Massimo Piacenti, Presidente di ANIR Confindustria, «chiediamo che, congiuntamente con la revisione del CCNL, il Governo discuta della revisione del codice appalti. Riconoscendo al contempo l’aumento dei costi sostenuti in questi ultimi due anni dal nostro settore, a causa degli aumenti che generi alimentari ed energia. Costi che hanno sostenuto le aziende stesse, senza avere la possibilità di revisionare i prezzi soprattutto nei contratti relativi ai servizi tipo pubblico come scuole e ospedali».

Continua Carlo Scarsciotti, Presidente di ANGEM, «Il rinnovo del Contratto di lavoro della Ristorazione Collettiva non può essere decontestualizzato rispetto alla crisi che il settore sta attraversando e alla risoluzione dei problemi che stanno mettendo in crisi la tenuta delle imprese, chiediamo quindi un intervento del Governo e delle Istituzioni per apportare le modifiche necessarie al Codice dei Contratti, per inserire una reale ed efficace revisione dei prezzi, e alla obbligatorietà della applicazione dei Criteri Ambientali Minimi, definiti a suo tempo con un approccio meramente ideologico senza alcuna dimostrazione della sostenibilità e con incrementi di costi non correlati a prezzi di appalti di fatto fissi e storici.»

ANGEM e ANIR ritengono che debba essere superata questa fase critica dalla quale dipende il futuro della Ristorazione Collettiva, e non intendono delegare nessuno ad occuparsi del Contratto Nazionale di lavoro, tantomeno da parte di chi non svolge questa attività.

Le Associazioni ribadiscono che servono corrette relazioni industriali, azioni congiunte tra le parti sociali e che Parlamento e Governo facciano la loro parte.

Il CCNL deve poter rappresentare anche la ristorazione collettiva. Si istituisca un Tavolo Nazionale per dare un futuro al settore

ANIR Confindustria e ANGEM stanno ponendo la questione della ristorazione collettiva al tavolo che vede FIPE impegnata a rinnovare il contratto del turismo e dei pubblici esercizi.
Ad ANIR non è stato permesso di partecipare, ad ANGEM è stato impedito di poter stralciare il tema della ristorazione collettiva.

L’obiettivo è ottenere un contratto nazionale della ristorazione collettiva, con adeguamento dei salari al costo della vita e un impianto normativo per rendere competitivo il settore. Le nostre richieste non hanno avuto risposta, nonostante siano effettuate dal 70% delle
imprese del settore, non rappresentate in sede di rinnovo del CCNL. Si sta scegliendo di rinnovarlo con una minoranza delle imprese del settore, per lo più rappresentanti di aziende cooperative.

Le forze sindacali hanno proclamato uno sciopero nazionale di settore, ma solo nei confronti delle aziende rappresentate da ANGEM ed ANIR. Tacciando le nostre richieste di servire da azione di disturbo. Cosa bizzarra e paradossale: da un lato colpisce le associazioni – e le
aziende – a cui non viene permesso di partecipare alla contrattazione ufficiale; allo stesso tempo sono individuate come interlocutori con uno sciopero mirato. A noi sembra chiaro che, laddove il CCNL citato fosse rinnovato senza il nostro attivo concorso, non potremmo certamente riconoscere quel contratto come applicabile al nostro settore di attività.

Crediamo che la vicenda meriti attenzione da parte di chi, per il Governo nella revisione del codice appalti, sta verificando la possibilità di riconoscere l’aumento dei costi sostenuti in questi ultimi due anni dal nostro settore, per via degli aumenti che generi alimentari ed energia hanno avuto e che hanno sostenuto solo le aziende senza avere la possibilità di revisionare i prezzi soprattutto nei contratti relativi ai servizi di ristorazione collettiva di tipo pubblico (scuole, ospedali).

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