«In un momento di forte difficoltà per il settore della ristorazione collettiva, vediamo accolta la nostra richiesta dell’eliminazione del massimo ribasso. Bene la scelta dello stralcio per le gare per gli appalti dei servizi, e quindi anche per quelli del nostro comparto che ha un mercato pubblico pari al 70%. Per noi, che abbiamo quasi tutto il costo del lavoro per impiegati e lavoratori (sino al 80%), significa poter garantire sempre di più qualità e sicurezza nei pasti che forniamo ad intere comunità di lavoratori e studenti. Bene anche le norme che introducono criteri di premialità nelle gare per chi promuove l’imprenditoria giovanile, la parità di genere e l’assunzione di giovani, con meno di 36 anni e donne. Abbiamo davanti sfide importanti per far risollevare un settore strategico per il paese che è stato duramente colpito: le aziende devono avere strumenti e possibilità di scelta ora. Tra qualche mese sarebbe definitivamente tardi poter disporre di risorse umane ed economiche per riconversioni o riallocazioni, ed anziché di lavoro, ci ritroveremo a parlare, purtroppo, di esuberi»
Lo dichiara il presidente di ANIR Confindustria (Associazione nazionale imprese di ristorazione collettiva) Massimiliano Fabbro.
Roma, 28 maggio 2021