CORRETTIVO CODICE APPALTI – «Si riconosca e si garantisca la specificità nella revisione dei prezzi ai servizi»

Settembre 26, 2024

ANIR Confindustria rileva alcune criticità rispetto ai risultati del percorso di consultazione avviato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la proposta di revisione del Codice degli Appalti. Il confronto tra le parti è stato importante e ha coinvolto tutti gli attori economici e istituzionali, anche su un piano tecnico. Ora è necessario che la proposta di correttivo del Ministero affronti, in maniera specifica, le problematiche che interessano il settore dei servizi e delle forniture, in particolare la ristorazione collettiva.

Massimo Piacenti, presidente di ANIR Confindustria, ha sottolineato con fermezza come il nuovo Codice degli Appalti non affronti in modo adeguato le problematiche delle imprese che forniscono servizi essenziali. «Non possiamo parlare di equilibrio contrattuale da conservare, se non viene garantita una revisione prezzi automatica che rispecchi l’andamento dei costi, del lavoro, di gestione e delle derrate alimentari. Le nostre imprese non chiedono sostegni o agevolazioni, cercano soltanto di vedere riconosciuti i costi già sostenuti e certificati dall’ISTAT, per poter operare normalmente sul mercato e per continuare a fornire servizi vitali, come la ristorazione nelle scuole, negli ospedali e nelle caserme».

«Non vorrei», continua ancora il presidente di ANIR, «che, alla fine, nonostante abbiamo cercato di scongiurarlo con tutte le forze, l’unico modo per garantire l’equilibrio contrattuale, che si realizza al momento dell’offerta, sia quello di procedere alla ‘riduzione’ delle prestazioni, con un impatto che interesserebbe tutte le parti sociali e migliaia di stakeholder».

Il presidente ha inoltre evidenziato la necessità che, dopo i correttivi apportati, il Codice operi una distinzione chiara tra i lavori, da un lato, e i servizi insieme alle forniture dall’altro, considerando la diversa natura dei contratti ad esecuzione pluriennale, periodica o continuativa da quelli ad esecuzione immediata. «Chiediamo con forza che questa distinzione venga chiaramente inserita nel correttivo, soprattutto per quanto riguarda il sistema della revisione dei prezzi, eliminando anacronistiche e incomprensibili “soglie”. Le imprese del nostro settore, che sono labour intensive, non possono permettersi di restare intrappolate in norme pensate per i lavori pubblici. L’attuale impostazione rischia di aggravare una crisi già in corso, appesantita anche dall’art. 125 sull’anticipazione del prezzo, reso più confuso, con il pericolo concreto di vedere molte aziende chiudere».

ANIR Confindustria, nel momento cruciale delle proposte parlamentari e governative, attende un intervento chiaro e coraggioso da parte delle Istituzioni: superare il sistema delle soglie definito attualmente per i servizi. Questo con lo scopo che il Codice degli Appalti possa realmente sostenere la sopravvivenza e lo sviluppo dell’industria dei servizi, evitando una crisi strutturale che rischia di ripercuotersi su tutto il sistema di welfare del Paese.

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