Paolo Valente

ANIR Confindustria protagonista del Forum ESG 2030 promosso da Associazione Diligentia ETS, in collaborazione con Unioncamere.

Attraverso la presenza del Segretario generale, Paolo Valente, ANIR Confindustria ha recitato un ruolo da protagonista nel Forum ESG 2030, promosso da Associazione Diligentia ETS, in collaborazione con Unioncamere – Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Un evento che ha contribuito a lanciare il progetto ESG 2030, co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nel quadro della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile adottata dal MASE.

Un progetto rivolto a istituzioni, associazioni, imprese e professionisti con l’obiettivo di promuovere e divulgare le migliori prassi di predisposizione e divulgazione di informazioni societarie su tutti gli aspetti della sostenibilità (governance, sociali, sicurezza, ambientali ed etica di business) e al loro impiego in conformità al quadro normativo emergente a livello europeo e nelle relazioni con i principali stakeholders (autorità pubbliche, banche, investitori, clienti e consumatori, società civile). ESG (Environment, Social, Governance) è l’acronimo comunemente utilizzato per identificare le informazioni di sostenibilità e di responsabilità d’impresa.

Le ragioni del progetto

Negli ultimi anni si è registrata una crescente domanda di informazioni credibili, accurate, comparabili e affidabili sugli approcci, le prestazioni e, soprattutto, sul grado di esposizione a rischi attuali e potenziali che possono causare impatti avversi all’impresa e/o ai suoi Stakeholder dovuti ad aspetti legati alla sostenibilità (Governance, sociali, sicurezza, ambientali ed etica di business).

La domanda di queste informazioni è trainata innanzitutto da istituzioni internazionali (Nazioni Unite, OCSE, etc.) che guidano il quadro normativo nazionale, europeo e internazionale a introdurre crescenti obblighi di informazione su aspetti non-finanziari.

Per effetto di questa spinta tutti gli operatori istituzionali ed economici (investitori e banche, buyers, clienti e consumatori, società civile e associazioni) sono sollecitati a prendere decisioni consapevoli sul livello di esposizione ai rischi relativi agli aspetti di sostenibilità a cui sono esposti nelle loro relazioni con le imprese.

Tali effetti non si manifestano solo tra attori in ambito comunitario o nazionale ma interesseranno anche il quadro di scambi commerciali e investimenti internazionali.

In questo contesto si è registrata una proliferazione di standard, marchi, asserzioni, certificazioni e rating ESG non sempre conformi a standard internazionali, basati su criteri e processi di valutazione adeguati e trasparenti e rilasciati da soggetti credibili e soggetti a controlli indipendenti.

Per ridurre la confusione sono state avviate numerose iniziative di normazione cogenti (es. : Regolamenti e Direttive EU) e volontaria (es. : standard ISO), sistemi di accreditamento (es. : IAF – International Accreditation Forum) con l’obiettivo di migliorare la qualità delle informazioni societarie di sostenibilità e dei controlli per migliorarne accuratezza, affidabilità, comparabilità e credibilità.

ANIR avvia tavolo di confronto con ANAC sulla revisione e l’aggiornamento dei prezzi e sul nuovo bando tipo affidamenti

Roma, 26 Aprile 2023

Cari Associati, con la presente Vi informiamo che fino al 22 maggio 2023 sul sito dell’ANAC è in consultazione lo schema di bando tipo per le procedure aperte per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

Il documento è stato predisposto dall’ANAC per agevolare le stazioni appaltanti nella fase di prima applicazione del nuovo Codice in quanto ANAC ha ritenuto che il nuovo Codice potesse ingenerare difficoltà interpretative e applicative diffuse, con il rischio di rallentamento delle procedure d’appalto e dell’adozione di comportamenti difformi da parte delle stazioni appaltanti.

Il  nuovo  codice  affida  all’ANAC  il  compito  di  supportare  le  stazioni  appaltanti garantendo la promozione dell’efficienza e della qualità della loro attività proprio attraverso l’adozione di bandi-tipo, capitolati-tipo, contratti-tipo e altri atti amministrativi generali: l’articolo 83, comma 3, del nuovo codice dei contratti pubblici prevede che i bandi di gara siano redatti in conformità ai bandi tipo predisposti dall’Autorità e che eventuali deroghe vengano espressamente motivate dalle stazioni appaltanti, nella delibera a contrarre.

Per la stesura dello schema di bando si è istituito presso Anac un apposito gruppo di lavoro a cui hanno partecipato Consip, Invitalia, rappresentanti dei soggetti aggregatori, Itaca e Fondazione IFEL.

Per garantire la massima trasparenza e partecipazione ai procedimenti di regolazione, il documento viene posto in consultazione fino al 22 maggio 2023 alle ore 23.59: gli Stakeholder interessati possono far pervenire le proprie osservazioni sul documento posto in consultazione.

La nostra associazione, pertanto, sarà disponibile, sino al 20 maggio, a raccogliere contributi e a predisporre un documento sintetico utile a formulare la propria osservazione al bando tipo.

 

Il Segretario Generale

Paolo Valente

 

Bando Tipo n.1-2023 – documento in consultazione – 21.04.2023

Codice Appalti

“Il Nuovo Codice degli Appalti è arrivato il 5 gennaio 2023 in Parlamento; alla Camera dei Deputati è stato assegnato per il parere alla Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e poi per prassi anche alla Commissione Bilancio e Tesoro e alla Commissione Politiche dell’Unione Europea mentre al Senato è stato assegnato alla Commissione Ambiente, Transizione Ecologica, Energia, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Innovazione Tecnologica.

Il nuovo Codice troverà operatività per tutti i nuovi procedimenti a decorrere dal 1° aprile 2023, mentre dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del Codice precedente (d.lgs. n. 50/2016) coma anche l’applicazione delle nuove norme anche a tutti i procedimenti già in corso. Riportiamo di seguito una prima lettura dei principali articoli che riguardano il nostro settore a beneficio delle nostre aziende associate, in base alla nota che il prof. Avv. Pasquale Pantalone  ha redatto in collaborazione con la nostra Segreteria Generale che alleghiamo per completezza delle informazioni.

Innanzitutto nel nuovo Codice all’articolo 9 sono indicati una serie di principi generali, tra cui il “principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale”.

In particolare vi è la previsione espressa di un “diritto” alla rinegoziazione contrattuale e questa è significativa perché impone alla stazione appaltante un correlativo “obbligo”, sicché quest’ultima non può sottrarsi alla eventuale rinegoziazione laddove sopravvengano circostanze straordinarie e imprevedibili in corso di esecuzione. All’art. 60 si “mette a regime” la disposizione della legislazione emergenziale di cui all’art. 29, DL 4/2022, conv. nella l. 25/2022, rendendo obbligatorio l’inserimento delle clausole di revisione dei prezzi nei documenti di gara iniziali, anche per gli appalti di servizi.

La norma precisa anche che l’attivazione delle clausole di revisione prezzi è legata alla sopravvenienza di circostanze oggettive e imprevedibili che determinano una variazione del costo dell’opera, della fornitura o del servizio, in aumento o in diminuzione, superiore al 5 per cento dell’importo complessivo e operano nella misura dell’80 per cento della variazione stessa; non è previsto un meccanismo automatico di revisione periodica dei prezzi (come stabilito dal “vecchio” art. 115, DLGS 163/2006). L’indice di riferimento è quello approvato dall’ISTAT, anche se sarebbe stato auspicabile prevedere un meccanismo più flessibile come quello che assicurerebbe un prezziario dinamico o comunque maggiormente in linea con l’andamento del mercato.

Tuttavia, rispetto alla disciplina attualmente vigente, nella nuova norma ci sono due novità non di poco rilievo: da un lato, è stata ridotta (dal 10% al 5%) la soglia superata la quale è possibile richiedere la revisione del prezzo originariamente pattuito; dall’altro lato, è stata aumentata dal 50% all’80% la misura della variazione riconoscibile all’appaltatore.

Le nuove soglie valgono non solo per i lavori (come previsto dall’art. 106, d.lgs. 50/2016), ma anche per servizi e forniture. L’art. 108 prevede che vengono aggiudicati esclusivamente sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo i contratti relativi ai servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, nonché ai servizi di alta intensità di manodopera.

Per quanto riguarda nello specifico il nostro settore nel nuovo codice agli articoli 130 e 131 si parla espressamente dei servizi di ristorazione nelle mense. In particolare nell’articolo 130 non paiono essere presenti significative innovazioni rispetto alla disciplina attualmente vigente ma resta fermo per i servizi di ristorazione collettiva sia il rispetto degli specifici CAM (art. 57 comma 2 e art. 130), sia l’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo (art. 108). Nell’articolo 131 che riguarda i servizi sostitutivi di mensa al comma 6 si prevede che l’allegato II17 in cui si individuano gli esercizi presso cui può essere erogato il servizio sostitutivo di mensa, le caratteristiche dei buoni pasto e il contenuto degli accordi stipulati tra le società di emissione dei buoni e i titolari degli esercizi convenzionabili.

Nel caso di buoni pasto in forma elettronica è garantito agli esercizi convenzionati un unico terminale di pagamento. In sede di prima applicazione del codice, l’allegato è abrogato a decorrere dalla data di entrata in vigore di un corrispondente regolamento emanato ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, con decreto del Ministro delle imprese e made in Italy, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che lo sostituisce integralmente anche in qualità di allegato al codice.

ANIR Confindustria partecipa alla fondazione della Fondazione LiFE

‘’Il momento è davvero difficile e complicato, le imprese ci sono e hanno dimostrato soprattutto durante questo periodo di covid di prendersi cura delle persone, delle cose e del nostro paese’’.

Intervento del Presidente di Confindustria Servizi HCFS Lorenzo Mattioli all’evento LIFE.

‘’Il settore del Facility Management va tutelato, è un settore che svolge un lavoro essenziale’’.

Queste le parole di Paolo Valente, direttore di LiFE, intervenuto durante la Winter Edition 2022.

ANIR Confindustria interviene alla trasmissione di Rai 3 AGORA’ Il Vicepresidente Piacenti: “Andiamo incontro ad una crisi strutturale del settore”

Il VicePresidente di Anir Confindustria, Massimo Piacenti, denuncia in diretta su RaiTre, durante la trasmissione Agorà, la grave crisi che stanno attraversando le aziende della ristorazione collettiva per non vedersi riconosciuti gli aumenti dei costi che stanno sostenendo.

Assemblea Generale dei Soci ANIR

In occasione di LiFE 2022 si è svolta l’assemblea generale dei soci di ANIR, che ha visto la     partecipazione di numerose Aziende e nel corso della quale il Presidente Lorenzo Mattioli intervenendo ha tracciato le principali linee programmatiche della associazione. Con l’occasione l’Associazione ha rinnovato come da Statuto il collegio dei Probiviri (Avv. Luca Perfetti, Avv. Giorgio Fraccastoro e Avv. Renato Archidiacono) e ha approvato i bilanci annuali. Molto forte l’attenzione sui temi del caro prezzi e della scrittura del nuovo codice degli appalti, che interessano tutte le aziende del settore investite attualmente da forti criticità di cui l’Associazione si sta facendo fortemente interprete nei confronti del Parlamento e del Governo stesso, come l’iniziativa dell’evento LiFE testimonia.

LiFE grande successo, ANIR tra i sostenitori dell’evento che da oggi diventa una Fondazione

«Ci prendiamo da sempre cura dell’Italia» afferma il presidente di Confindustria Servizi HCFS e di ANIR Confindustria , Lorenzo Mattioli, «ma in questo momento anche noi, come il resto del Paese, stiamo subendo l’aumento dei costi spropositato, a fronte di prezzi che, come nel settore della ristorazione collettiva, devono rimanere uguali. Abbiamo denunciato il nostro allarme, continuando a farvi fronte, ma le risposte arrivate fino ad ora non ci soddisfano pienamente. Registriamo la volontà del Governo di migliorare la Finanziaria nelle sedi deputate, siamo pronti a dare il nostro contributo. Gli incontri e i dialoghi durante LiFE 2022 dimostrano la nostra volontà nel cercare soluzioni sempre nuove attraverso il confronto tra le parti».

Durante la prima giornata dei lavori dell’importante manifestazione LiFE, organizzata da Confindustria Servizi HCFS, con il contributo di ANIR, è stata varata la nascita della Fondazione LiFE, un nuovo soggetto istituzionale che ha l’obiettivo di sostenere e promuovere l’importante asset industriale del Facility Management e del Facility Services  in Italia.

La Fondazione LiFE è stata costituita e promossa da quattro associazioni di categoria ANIP, ANIR, ANID e Uniferr che all’interno di Confindustria sono federate in Confindustria Servizi HCFS.

Molto ricca quindi la settima edizione di LiFE. L’evento ha raccolto, come ogni anno, le più importanti imprese del comparto del Facility Management e dei Servizi integrati in Italia.

Il tema scelto per il confronto tra imprese, Governo e stakeholder è stato “Avere cura dell’Italia. L’industria dei servizi alle imprese, agli immobili e alle collettività”. Più di 70 relatori si sono alternati tra esperti ed esponenti delle Istituzioni, con la partecipazione di un centinaio di aziende della filiera.

«Grazie agli interventi del Presidente della sezione del Consiglio di Stato Corradino, del professor Sapelli e del giuslavorista Fava» sostiene il Presidente di Confindustria Servizi HCFS, Lorenzo Mattioli, «abbiamo avuto la conferma, ancora una volta, che i nostri sono servizi fondamentali per il Paese, basilari per poter programmare la ripartenza. Basti tener presenti due dati: la grande presenza di lavoratrici nelle aziende associate, circa il 60% dell’intera forza lavoro e la quota di immigrati (migranti) che riusciamo a coinvolgere in un lavoro che restituisce loro dignità e autonomia. Parliamo di un 35% dell’intera popolazione migrante ed extracomunitaria, nel nostro Paese. Questo settore deve avere una consapevolezza sempre maggiore ed è questo l’obiettivo che ci siamo posti nel dar vita alla Fondazione LiFE» è quanto afferma il direttore dell’evento Paolo Valente che prosegue «È la settima edizione di questa manifestazione che ogni anno raccoglie sempre nuovi stimoli e amplia gli orizzonti dell’impresa del facility management e dei servizi integrati. È stata una sfida, possiamo dire di averla vinta con coraggio e visione. Ma non ci fermiamo qui. Da questo grande sforzo, che ha dato nuovo impulso all’intero settore, per troppi anni dato per scontato, abbiamo deciso di fare un ulteriore passo in avanti con la Fondazione, che questo lavoro lo farà per 365 giorni l’anno e che consentirà ancor un nuovo salto di qualità».

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